
Scopriamo le opere a lui dedicate al Misericordia e Dolce
Ogni 11 Giugno la chiesa cattolica e quella ortodossa festeggiano San Barnaba. Giudeo nato a Cipro, si convertì al cristianesimo e con il battesimo assunse il nome di Barnaba, che significa “figlio della consolazione” o “figlio dell’esortazione“.
Facendo fede al suo nuovo nome, si impegnò a sostenere i nuovi battezzati, come ad esempio il futuro San Paolo Apostolo, persecutore di cristiani recentemente convertitosi. I due strinsero una forte amicizia e intrapresero insieme il percorso di missionari, viaggiando in Antiochia e in Asia Minore, visitarono spesso Cipro e Gerusalemme, fino a giungere anche in Italia.
Nel nostro paese, Barnaba è legato a Milano. Giunto in città il 13 marzo del 51 d.C., al suo passaggio la neve si sciolse lasciando sbocciare i primi fiori. La sua predicazione fu così efficace, che Milano divenne diocesi.
Oggi San Barnaba è il protettore dei viandanti ed è considerato taumaturgo, in quanto si diceva che guarisse i pazienti attraverso le parole del Vangelo. L’accoglienza dei pellegrini e la cura delle malattie erano le funzioni degli ospedali antichi. Forse proprio per questo a lui venne dedicato lo Spedale della Misericordia a Prato, antenato dell’attuale ospedale storico Misericordia e Dolce, che nel 1545 verrà unito allo Spedale di San Silvestro detto “del Dolce”.
Lo Spedale della Misericordia aveva annesso al suo interno anche la Chiesa di San Barnaba, un edificio romanico risalente ai primi del Duecento. Qui si trovava una raffigurazione del santo nella Madonna con Bambino, affrescata sopra il portale d’ingresso nel 1498 da Tommaso di Piero Trombetto.
San Barnaba compare nell’altare maggiore seicentesco che decora il Pellegrinaio nuovo, la corsia maschile dell’ospedale realizzata attorno alla metà del Trecento. L’altare accoglie una tela di Alessandro Gherardini che raffigura il miracolo di Gesù alla Piscina Probatica: si narra che Barnaba avesse assistito alla scena… Infatti eccolo in primo piano sulla destra, con il ramo d’ulivo e il libro sacro tra le mani, mentre cerca il nostro sguardo!