Storia del Capodanno fiorentino

Un’antica festività collegata all’Annunciazione e ad un affresco miracoloso

Ultimo aggiornamento: 29/03/2024 12:05

Ogni 25 Marzo si celebra il Capodanno Fiorentino!

Infatti, fino al 1750, il calendario della città di Firenze iniziava con a contare l’anno nuovo con quasi tre mesi di ritardo… Come mai?

Questa usanza risaliva al Medioevo, quando il capoluogo toscano, caratterizzato da una forte vocazione mariana, faceva coincidere l’inizio dell’anno con il 25 Marzo, individuato dalla Chiesa come il giorno in cui avvenne l’Annunciazione.

Nella facciata dell’ospedale di Santa Maria Nuova, al di sotto del loggiato progettato dal Buontalenti, proprio vicino all’ingresso principale, Il Pomarancio affrescò nel 1613-1614 l’incontro miracoloso tra l’arcangelo Gabriele e Maria, mentre sopra le loro teste un nutrito gruppo di angeli musicanti scende dal cielo dorato.

In realtà, nel 1582 il calendario gregoriano fissò l’inizio dell’anno civile al 1° gennaio, ma Firenze continuò imperterrita a seguire la tradizione medievale. Ci volle l’intervento del granduca Francesco III di Lorena, alla metà del XVIII secolo,  per allineare il capoluogo toscano al normale decorso dell’anno civile.

Il ricordo del Capodanno fiorentino, tuttavia, è ancora vivo e vegeto! Ogni anno, il corteo storico parte dal Palagio di Parte Guelfa per giungere alla Basilica della Ss. Annunziata, proprio come facevano in passato i pellegrini che andavano a rendere omaggio ad un’effige sacra della Madonna lì conservata…

Si tratta dell’affresco duecentesco conosciuto come “Vergine Gloriosa”, protagonista di un miracolo. Secondo le storie popolari, nel 1252 un certo frate Bartolomeo, incaricato dai Servi di Maria di decorare la Basilica, non riusciva a proprio a dipingere il volto della Madonna nella scena dell’Annunciazione: ne rimase così frustrato che decise di abbandonare l’opera. Eppure, una notte Bartolomeo si risvegliò improvvisamente e si ritrovò davanti all’immagine della Vergine dipinta miracolosamente dagli angeli!

L’evento rese l’immagine oggetto di una grande devozione… che arrivò anche a Santa Maria Nuova! Nel coretto delle monache della Chiesa di Sant’Egidio, all’interno del percorso museale dell’ospedale, sono conservati due deliziose piccole tavole che raffigurano i volti dell’arcangelo Gabriele e della Madonna dell’affresco miracoloso della Ss. Annunziata.

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