Cosma e Damiano, due santi chirurghi

La storia dei patroni dei medici e di un miracoloso trapianto di gamba

Ultimo aggiornamento: 22/09/2023 09:33

Nell’atrio dell’ospedale di Santa Maria Nuova, alla destra della riproduzione dell’affresco del Bicci di Lorenzo,  è possibile ammirare un bellissimo bassorilievo in marmo che ritrae i Santissimi Cosma e Damiano. L’opera decora la porta d’ingresso del Dipartimento del Farmaco, che nell’antichità era l’entrata al reparto maschile per gli infermi particolari.

Secondo la religione cristiana, i due fratelli di origine araba svolgevano pratiche mediche senza chiedere a in cambio, poiché si ispiravano alle parole di Esculapio: «darete delle cure gratuitamente, se c’è da soccorrere un povero o uno straniero, perché dove c’è l’amore degli uomini c’è l’amore dell’arte». Proprio per questo motivo vennero soprannominati anargyroi, ovvero “senza argento” e, grazie a questi atti caritatevoli, in breve tempo riuscirono a convertire moltissime persone.

Il loro miracolo più celebre consistette nell’esecuzione del primo trapianto d’arto della storia. Questo episodio è spesso raffigurato in arte ed è facilmente riconoscibile perché, per salvare un paziente caucasico gravemente ferito, i due santi medici gli sostituirono una gamba con quella di un uomo etiope.


Cosma e Damiano sono annoverati tra i primi martiri cristiani e il loro martirio è stato definito come uno dei più violenti: poiché si erano rifiutati di venerare gli idoli subirono diverse torture, tra le quali la lapidazione, la crocefissione, la messa al rogo e la flagellazione, ma nessuna di queste sortì alcun effetto!  Vennero allora  gettati in mare con un masso legato al collo, ma pure questo gesto fu vano, poiché giunsero degli angeli in volo a salvarli. Infine, vennero decapitati.

I due fratelli vennero sepolti insieme nei pressi di Antiochia, anche se Damiano riteneva di non meritarsi di giacere accanto al fratello giacché, in passato, aveva accettato tre uova di gallina da una contadina che aveva guarito. Si racconta infatti che un cammello, la cui zampa era stata curata dai due fratelli, giunse al loro sepolcro e sentenziò, con voce umana, che dovevano essere sepolti vicino, anche se Damiano aveva accettato il dono.

Oggi Cosma e Damiano sono conosciuti come i più famosi santi taumaturghi e, infatti, sono i protettori dei medici, dei farmacisti e dei barbieri, che nel Medioevo praticavano la medicina minore. Data l’etimologia del loro cognome, la famiglia de’ Medici li scelse come santi patroni della loro stirpe e per questo appaiono in moltissimi opere d’arte da loro commissionate nel corso dei secoli.

Nel tondo presente nell’Ospedale di Santa Maria Nuova, i santi sono rappresentati a mezzo busto con le palme del martirio: Cosma è riconoscibile perché tiene in mano un libro, probabilmente un erbario, mentre Damiano ha nella mano destra una pinza e nella mano sinistra un vaso dei medicinali.

TAG
carità
personaggio storico
museo
Firenze
arte
Ospedale