Dalla peste al Covid-19

Mostra itinerante racconta la lotta dell’uomo contro i virus

Ultimo aggiornamento: 17/05/2021 09:12

Dalle cronache di Tucidide del 400 a.C., che racconta del “male che non aggrediva mai due volte”, alla pandemia da Covid 19, che ha reso indelebile il 2020. È un racconto per immagini e parole – come “contagio”, “immunità”, “vaccinazione” – quello che ci offre “Con cura, con amore, con rigore. Viaggio nella storia dei vaccini”, la mostra itinerante che si è inaugurata oggi a Firenze, a Palazzo Strozzi Sacrati, presso la presidenza della Regione Toscana.

Trenta pannelli che illustrano la battaglia incessante dell'uomo contro virus e malattie, ma anche l'impegno di scienziati e medici che grazie alle loro scoperte hanno salvato migliaia di vite.

L'idea della mostra ha preso forma all'interno del Museo delle Arti sanitarie dell'Ospedale degli incurabili di Napoli. Dopo le tappe di Napoli e Roma  grazie alla volontà di Regione Toscana e di Ausl Toscana Centro, in collaborazione con Fondazione Santa Maria Nuova Onlus, dal 10 al 31 maggio la mostra rimarrà a Palazzo Strozzi Sacrati visitabile da lunedì a venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 17, per poi proseguire nei principali hub vaccinali della Toscana: a Empoli, Pistoia e Prato. Infine, tornerà a Firenze per un nuovo allestimento, tra dicembre e gennaio 2022, all'interno dell'Ospedale Santa Maria Nuova.

Tra documenti storici, fotografie, illustrazioni e infografiche, il percorso espositivo spiega nel dettaglio come la medicina abbia affrontato il tema delle epidemie, dai dottori della peste con le loro inconfondibili maschere a becco d'uccello, antesignane delle nostre mascherine chirurgiche, alle varie tipologie di vaccini che abbiamo a nostra disposizione. Si scopre allora che i passaporti vaccinali di cui si discute oggi, erano previsti già nel Settecento e si chiamavano “Fede di sanità”. E che il primo “lazzaretto”, cioè il luogo in cui venivano isolati i malati per evitare il diffondersi del contagio, fu costruito a Venezia nel 1423.

Santa Maria Nuova è – insieme all 'Ospedale degli incurabili di Napoli, all'Ospedale Civile SS Giovanni e Paolo di Venezia, al Cà Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano e all'Ospedale Santo Spirito in Sassia di Roma, ente fondatore di Acosi – Associazione Culturale Ospedali Storici Italiani che ha patrocinato e sostenuto questa mostra.

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