
L’Arte dei Medici e Speziali nella Firenze del XIV secolo
L’iscrizione di Dante all’Arte dei Medici e Speziali, documentata a partire dal 1297, ma verosimilmente da retrodatare di qualche anno, può essere ricollegata alla conoscenza del sommo poeta della filosofia, soprattutto aristotelica, che in epoca medievale aveva moltissimi punti di contatto con la medicina. Ma non si trattava solo di questo.
Le Arti, cioè le associazioni di coloro che esercitavano all’interno di una città il medesimo mestiere, sorte a Firenze già alla fine del 1100, assunsero un rilievo notevole nelle lotte politiche e nell’amministrazione comunale tra il XIII e il XIV secolo. Dotate anche di un’autonoma organizzazione militare, il loro ruolo nel governo del Comune divenne determinante dopo gli Ordinamenti di Giustizia del 1293 e, soprattutto, dopo le modifiche del 1295, che imposero per chiunque volesse ricoprire cariche pubbliche l’immatricolazione a una delle Arti, senza che tuttavia questo comportasse necessariamente un effettivo esercizio. Una tale congiuntura spiega forse l’iscrizione di Dante Alighieri all’Arte dei Medici e Speziali come leva per l’inizio della sua carriera politica fiorentina.