Un animale, ed anche un dolce, dalla simbologia cristiana
Insieme alle uova di cioccolato, la colomba è uno dei dolci più popolari della Pasqua: di origine lombarda, ma ormai apprezzata in tutta la penisola, si tratta di un dolce lievitato a base di farina, burro, uova, zucchero, buccia d’arancia candita ed una copertura di di pasta di mandorle e frutta secca. La forma, come ci rivela il nome, richiama fedelmente il mite e candido volatile, da un lato simbolo della primavera e del risveglio della natura e, dall’altro, di molti significati cristiani.
Uno degli eventi biblici più famosi che vede la colomba protagonista è l’Arca di Noè: è proprio lei ad annunciare, con un rametto d’ulivo tra il becco, la fine del diluvio universale e la riconciliazione con Dio.
L’animale continua a comparire in molti episodi chiave del Nuovo Testamento come materializzazione dello Spirito Santo. Durante l’Annunciazione, sotto forma di colomba, discende dal cielo per rivelare a Maria che porta in grembo il figlio di Dio. Infatti, la troviamo di nuovo proprio al Battesimo di Gesù: Matteo racconta nel suo Vangelo che, appena il cugino uscì dall’acqua, il cielo si aprì e Giovanni Battista “vide lo Spirito di Dio scendere su di lui come una colomba”.
Nel tempo l’animale è divenuto non solo simbolo dell’intervento divino, ma anche della riconciliazione che permette la salvezza e della pace: così come nell’Antico Testamento era la fine del diluvio universale, successivamente sarà Gesù a rappresentare un nuovo inizio.