Curiosità sull’alimentazione dei pazienti della struttura.
Ultimo aggiornamento: 20/03/2018 10:25
Ai pazienti dell’Ospedale di Santa Maria Nuova, così come a quelli di Bonifazio (questo però accoglieva i malati mentali), veniva prescritta un determinata dieta in base alla categoria in cui erano stati registrati ed al loro sesso (date le differenti caratteristiche biologiche), col fine di mantenere gli stessi in buona salute (Stretta Dieta, Mezza Dieta a due minestre, Mezza Dieta ordinaria, Intiero vitto e Convalescenti). In tutte erano presenti in differenti quantità, come carboidrati;
Pane asciutto (con un po’ d’olio) o in minestra
Pasta, riso, semolino
Lasagne
Come proteine:
Uova/frittata di uova
Vitello
Galline/galletto
Interessante è il fatto che della loro dieta facesse parte anche l’assunzione di vino (schietto / bianco / annacquato). Al giorno d’oggi sappiamo che il vino, essendo una bevanda alcolica, va assunta in moderate quantità, il limite massimo ragionevole consiste in 2 bicchieri al giorno per l’uomo ed 1 per la donna, preferibilmente durante i pasti principali. I componenti del vino agiscono su vari livelli:
Hanno un effetto antiossidante, antinfiammatorio ed antinvecchiamento
Abbassano il colesterolo
Migliorano la fluidificazione del sangue
Non tutti i vini però sono uguali. Infatti i principali responsabili dei benefici elencati in precedenza sono gli antiossidanti ed i polifenoli, in particolare il resveratrolo (di cui il vino rosso ne è particolarmente ricco). Tuttavia alcuni studi hanno constatato un effetto positivo del vino bianco nella prevenzione delle malattie reumatiche (quelle riguardanti il tessuto connettivo e le ossa). Un ultimo effetto benefico di questa bevanda è il suo giovamento sull’aspettativa di vita dell’uomo, numerose indagini epidemiologiche hanno infatti riscontrato una maggiore longevità nei bevitori moderati di vino rispetto agli astemi ed ai forti bevitori.