
La preziosa opera del patrimonio artistico dello Spedale di Santa Maria Nuova
Il 4 agosto venne a mancare uno dei più grandi maestri dell’arte fiorentina del Rinascimento, Andrea della Robbia, nipote di Luca, il capostipite della celebre dinastia di scultori specializzati nella pratica della terracotta invetriata.
Senza ombra di dubbio è considerato l’artista che, con più efficacia, è stato in grado di rappresentare lo stretto rapporto affettivo fra Madre e Figlio nelle sue innumerevoli immagini devozionali di Madonne col Bambino conservate nei principali musei del mondo e andate a ruba nel collezionismo privato in Italia e all’estero.
È sua la bellissima Madonna col Bambino in bianco e azzurro pallido custodita all’interno delle sale della Direzione Generale dell’ospedale di Santa Maria Nuova, forse commissionata per la guarigione di un malato ricoverato all’interno del nosocomio, come scrisse nel 1920 l’americano Allan Marquand, pioniere degli studi robbiani, o più semplicemente a seguito di un incarico affidato ad Andrea della Robbia per l’arredo dei locali dell’antico spedale dei Portinari, secondo le preferenze estetiche dell’epoca.
La Madonna, con una leggera tunica e mantello che incornicia anche l’ovale perfetto del volto, è ritratta a tre quarti di figura seduta su una sedia, della quale si intravede il bracciolo. Il Bambino dalle carni tenere e rotondette con i piedi piantati sulle ginocchia della Madre si sorregge con il braccio destro dietro le spalle di lei e guarda verso l’osservatore tenendo stretto con la mano destra un uccellino.
La scena è ambientata in un cielo atmosferico con cirri a rilievo e al centro la colomba dello Spirito Santo. E’ probabile che originariamente l’altorilievo, databile intorno al 1470/75, fosse provvisto di una cornice con inserti vegetali, come sembra suggerire l’affinità con opere affini di Andrea quale la bellissima Madonna degli Architetti al Bargello, commissionata all’artista nel marzo 1475 dall’Arte dei Maestri di Pietra e Legname.
L’opera – icona delle collezioni d’arte dello Spedale – rappresentò nel Quattrocento un modello per tanti rilievi devozionali riconducibili ad Andrea della Robbia.