La Storia di San Camillo de Lellis e dei camilliani a Santa Maria Nuova

la nascita dei Chierici Regolari Ministri degli Infermi

Ultimo aggiornamento: 18/07/2023 10:31

Il 14 luglio è una data significativa per l’ordine dei  frati Camilliani, poiché si ricorda la scomparsa del loro padre fondatore, S. Cammillo De Lellis. La sua storia inizia il 25 maggio 1550 quando nacque a Bucchiànico – in provincia di Chieti, in Abruzzo – nell’agiata famiglia di Camilla Campiello e Giovanni De Lellis, ufficiale al servizio della corte di Spagna.  Nel mese di marzo dello stesso anno moriva a Granada S. Giovanni di Dio,  padre fondatore dell’ordine ospedaliero dei Fatebenefratelli,  dedito alla carità e alla cura dei malati, la cui sede fiorentina era situata in quello che oggi è conosciuto come L’Ospedale Vecchio San Giovanni di Dio, in via Borgo Ognissanti.  La scomparsa dell’allora Giovanni di Dio e la nascita di Camillo de Lellis (avvenuta pochi mesi dopo) può essere vista come una coincidenza curiosa e rivelatrice del futuro destino di quest’ultimo.

Si racconta che prese il nome dalla madre e che questa lo partorì a sessant’anni, un’età piuttosto avanzata per il tempo : Camillo deriva dal latino “camillus” che significa “ministro” o “messaggero di Dio”. Il giovane De Lellis dimostrò sin da subito un carattere irascibile e accidioso pertanto il padre decise di farlo arruolare nell’esercito spagnolo  all’età di tredici anni. In questo frangente conobbe la vita dura dei soldati e il gioco d’azzardo , che divenne ben presto la sua condanna.

Povero e gravemente ferito ad un piede, nel 1570 si ritirò dalla carriera militare alla ricerca di cure presso l’Ospedale San Giacomo degli Incurabili, a Roma, ed entrò in contatto con l’ordine dei  frati Cappuccini che detenevano la gestione dell’ospedale e si prodigavano nella cura e nell’assistenza dei malati. Questo primo incontro segnò positivamente la personalità sfuggente e bellicosa di Camillo, ma la conversione religiosa avvenne successivamente, quando fu accolto dai frati Cappuccini di San Giovanni Rotondo nei pressi di Manfredonia, in Puglia.

Tornato nuovamente al San Giacomo a causa della piaga mai davvero sanata, maturò definitivamente la sua vocazione assistenziale e divenne cappuccino nel 1575. Sette anni dopo diede vita alla “Compagnia dei Ministri degli Infermi” assieme ad altri cinque discepoli e nel 1586 la compagnia venne riconosciuta a tutti gli effetti come l’ordine religioso dei “Chierici Regolari Ministri degli Infermi”, o più comunemente come Camilliani. Camillo de Lellis prestò servizio anche nell’Ospedale di Santo Spirito in Sassia, a Roma, dove vi morì il 14 luglio 1614.

La cura, il conforto ai malati e la profonda devozione di Cristo resero i Camilliani uno dei più importanti ordini religiosi ospedalieri . Giunsero a Firenze nella metà del trecento tramite l’arrivo dei frati cappuccini a Montughi, un colle situato tra via Bolognese e Careggi e successivamente si stanziarono presso la chiesa di Sant’Egidio, luogo di culto dell’Ospedale di Santa Maria Nuova.

In ricordo di San Camillo de Lellis verrà celebrata  il 14 luglio una messa commemorativa alle ore 19.00 presso la Chiesa di Santa Maria Maggiore a Firenze.

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