Il dipinto, risalente al XVI secolo, dopo un attento lavoro di restauro è stato ricollocato all’interno del percorso museale dell’Ospedale di Santa Maria Nuova. La tavola, prima del restauro, appariva in pessimo stato di conservazione: la superficie pittorica era interamente velinata ed era possibile individuare a luce radente numerosi sollevamenti della pellicola pittorica dovuti ai movimenti delle tavole di supporto.
Il supporto ligneo è costituito da quattro assi di pioppo di uno spessore medio di 4 cm con due traverse originali a coda di rondine posizionate nelle loro sezioni; una delle due traverse era notevolmente deteriorata a causa dell’attacco di insetti xilofagi. Posteriormente erano visibili vecchi e nuovi fori di sfarfallamento di insetti. Inoltre, alcune fenditure nella parte inferiore avevano causato l’infragilimento ed il parziale sollevamento della pellicola pittorica lungo i margini. La cornice lignea necessitava anch’essa di interventi urgenti, visto il cattivo stato di conservazione, a causa del distacco di una porzione di superficie di circa 10 cm di lunghezza.
L’intervento di restauro ha previsto:
il consolidamento e la fermatura del colore
la pulitura della superficie e l’assottigliamento della vernice con rimozione delle ridipinture
la stuccatura delle lacune
la reintegrazione pittorica con selezione cromatica/a imitazione
la verniciatura a spruzzo e a pennello
Il lavoro di restauro sul supporto ligneo prevede:
il risanamento delle fenditure con tasselli aventi sezione triangolare in legno di pioppo invecchiato collettati in apposite sedi e incollati dopo aver riallineato i margini in corrispondenza della superficie pittorica
piccole ricostruzioni di materia lignea mancante
trattamento antitarlo in ambiente anossico con sacchetti assorbenti ossigeno
l’impregnazione della superficie lignea con apposito prodotto
Il lavoro di restauro della cornice ha previsto invece il: