Semprevivo dei tetti
Il nome volgare della pianta, rende ragione del fatto che nelle campagne si usava farla crescere sul tetto per proteggere la casa dai fulmini. Da questa credenza scaturì una legge dell’Imperatore Carlo Magno (742-814) che ordinava ai contadini e agli alpigiani di coltivare i Semprevivi sui tetti delle loro case. Le piante erano usate dalle popolazioni montane anche per preparare cataplasmi contro le punture di insetti, le ustioni, le ulcerazioni cutanee ed anche in infuso come collirio, contro le infiammazioni congiuntivali.