Una ‘nuova’ sanità per Firenze capitale
a cura di Enrico Ghidetti
Ultimo aggiornamento: 19/01/2017 16:17
Gli atti del convegno svoltosi a Firenze permettono di ricostruire lo stato in cui versava la sanità fiorentina quando nel 1865 la città divenne capitale d’Italia, e quanto quell’avvenimento abbia condizionato la fisionomia, le scelte e i servizi sanitari di fine secolo.
La ‘sanità’ di Firenze Capitale annovera luci e ombre a seconda dei temi che dovette affrontare: se fu all’avanguardia per opere come l’istituzione dell’Ufficio di Igiene, la ripartizione del suolo urbano in condotte, e lo sforzo di approntare una modernizzazione alle proprie strutture nosocomiali, queste spinte progressiste restarono per lo più bagaglio teorico per la troppo rigida burocrazia di una dirigenza non sempre aperta al rinnovamento.
Non di meno, Firenze poté contare sulla professionalità ed umanità di un gruppo di personaggi, per lo più medici, che si fecero portavoce dei bisogni dei meno fortunati e dei cambiamenti – anche ideologici – che il periodo storico reclamava.