Il professor Francesco Bini, nato nel 1815 a Pontedera, fu nominato nel 1844 direttore dell’Ospedale di Bonifazio di via San Gallo, a Firenze, manicomio cittadino, associato all’Arcispedale di Santa Maria Nuova. A lui, successore del famoso Vincenzo Chiarugi alla cura dei mentecatti e precedentemente assistente del Bufalini nel 1840, fu affidata anche la prima cattedra di psichiatria in Italia. A Firenze, fin dalla fine dell’Ottocento, tanto famoso era il professore che nel vernacolo cittadino ci si riferiva all’Andar dal Bini come sinonimo di impazzire o andar letteralmente fuori di testa. Esperto di statistica sanitaria il prof. Bini fu anche precursore della moderna psichiatria e, come direttore del manicomio fiorentino appena ventinovenne sperimentò, non senza clamore, nuovi modelli di diagnosi e cura della malattia mentale. Fra gli atti dell’Archivio dell’Arcispedale di Santa Maria Nuova è conservato un Rapporto del Magistrato di Casa dell’Ospedale di Bonifazio del 27 gennaio 1845 che narra: Domani sera avrà luogo nella Sala, che serve per le pubbliche lezioni, l’autorizzata festa di ballo per il sollievo dei reclusi nel manicomio, che comincerà alle ore 5 pomeridiane e durerà fino alle ore 11, avendo così combinato il Direttore. Indubbio fu il subbuglio che creò, alla direzione ospedaliera, la proposta del Bini di organizzare -per la prima volta in ospedale- una festa da ballo per i pazienti psichiatrici. Una esplicita lettera del Soprintendente al Commissario Bargagli in via precauzionale riporta: colle debite cautele e vigilanza si potesse accordare la licenza pel trattenimento che si propone, il quale però sebbene il professor direttore non lo specifichi, parrebbe che non dovesse aver luogo che fra individui dello stesso sesso… Possiamo facilmente immaginare le preoccupazioni e le riserve mentali del personale, di fronte a questo innovativo mezzo di “sollievo” (o di cura?) proposto dal professor Bini. Con un successivo rapporto del 29 gennaio possiamo conoscere gli esiti dell’esperimento del Direttore di Bonifazio. Sembra un risultato insperato non solo per i pazienti, ma anche per l’amministrazione ospedaliera, sicuramente incuriosita e presente quasi in toto alla serata danzante: Nel trattenimento serale d’ieri sera non è avvenuto il più piccolo inconveniente. Vi han preso parte alienati 51 (31 donne, 20 uomini). Non solo la raccomandazione del funzionario, di tener separati i sessi non ebbe seguito, ma lo stesso Commissario, cavalier Bargagli, presenziò all’avvenimento, accompagnato da alcune distinte signore, da alcuni professori, da molti impiegati di Santa Maria Nuova. Così si praticava la psichiatria innovativa e ci si distingueva nella Clinica di Firenze.