Processo evolutivo tra la storia presente e quella passata
“La galenica è quindi l’arte di preparare i farmaci da parte del farmacista in farmacia". Partendo da questa definizione minimalista quanto chiara, è importante avere chiaro gran parte del processo evolutivo che porta ad avere oggi nell’ospedale di Santa Maria Nuova il suo laboratorio galenico, una perla dal sapore storico che ha saputo nel corso degli anni trasformarsi in un reparto all’avanguardia. Se è vero che attualmente vi sono macchinari e trattamenti di ultima generazione che permettono ai vari pazienti, il più delle volte affetti da malattie rare, di essere curati accuratamente, è bene sottolineare il suo legame storico con la spezieria di un tempo.
Il chiostro delle Medicherie all’interno dell’ospedale ospita una riproposizione dell’antico orto dei semplici diventando quindi un nesso importante con la spezieria. Originariamente gli Orti dei Semplici sono nati per lo studio delle piante medicinali, in particolare quando la Botanica iniziò a staccarsi dalla Medicina pratica divenendo una materia a sé stante. Un Orto Medico già esisteva fin dalla nascita dell’Ospedale e quindi, insieme alla Scuola e alla Spezieria, si può individuare tale Orto come il “seme” più antico di tutti gli Orti dei Semplici accademici da cui è partita l’evoluzione della ricerca farmacologica, in stretta connessione con l’antica spezieria che utilizzava proprio le piante medicinali che venivano coltivate in una parte di terreno adiacente alla “Croce ospedaliera”.
All’inizio della storia della medicina era molto difficile avere un’esatta conoscenza della distinzione tra la figura del medico e quella del farmacista per il semplice motivo che chi curava i pazienti era incaricato anche di preparare di persona i farmaci da somministrare. Nel Medioevo emerge la figura dello Speziale il cui compito era quello di preparare le medicine prescritte dal medico, quelli che oggi si chiamano preparati galenici. Per comprendere meglio l’importanza di tale figura basti pensare che gli speziali erano raggruppati in corporazioni o arti, l'Arte dei Medici e Speziali è una delle sette arti maggiori delle corporazioni di età comunale (XIV secolo). La corporazione quindi aveva il compito di controllare che l'attività venisse svolta da speziali effettivamente preparati e competenti.
Le Arti, cioè le associazioni di coloro che esercitavano all’interno di una città il medesimo mestiere, sorte a Firenze già alla fine del 1100, assunsero un rilievo notevole nelle lotte politiche e nell’amministrazione comunale tra il XIII e il XIV secolo. Dotate anche di un’autonoma organizzazione militare, il loro ruolo nel governo del Comune divenne determinante dopo gli Ordinamenti di Giustizia del 1293 e, soprattutto, dopo le modifiche del 1295, che imposero per chiunque volesse ricoprire cariche pubbliche l’immatricolazione a una delle Arti, senza che tuttavia questo comportasse necessariamente un effettivo esercizio. Una tale congiuntura spiega forse l’iscrizione di Dante Alighieri all’Arte dei Medici e Speziali come leva per l’inizio della sua carriera politica fiorentina. L’iscrizione, documentata a partire dal 1297, ma verosimilmente da retrodatare di qualche anno può essere ricollegata alla conoscenza del sommo poeta della filosofia, soprattutto aristotelica, che in epoca medievale aveva moltissimi punti di contatto con la medicina.
Il legame storico è un marchio di fabbrica della Galenica moderna presente in Santa Maria Nuova, vero unico motore, che unito alla competenza professionale di chi lavora e all’incontro umano con il paziente, rende il laboratorio un fiore all’occhiello dell’intera struttura ospedaliera.