Storia, simbologia e proprietà mediche
La Menta, con il suo aroma fresco e le sue foglie verde brillante, è una pianta deliziosa per condire i pasti o rinfrescanti bevande estive. Esistono varie specie di menta e tutte sono diffuse massicciamente in Europa, Asia e Africa.
Il termine “Menta” venne utilizzato per la prima volta da Gaio Plinio Secondo, scrittore e naturalista romano, nel I secolo d.C., ma il nome scientifico fu definito dal botanico Linneo nel 1753 nel suo Species Plantarum. L’origine del nome, secondo la mitologia, è legata ad una sfortunata ninfa trasformata in pianta da Persefone, gelosa del rapporto tra Myntha e suo marito Ade, dio degli Inferi.
Questa piccola e infestante pianta aromatica si trova anche nel nostro Chiostro delle Medicherie, poiché ha una lunga storia di utilizzo anche curativo.
Dal punto di vista medico, la menta era già molto conosciuta dagli Antichi Egizi, di cui sono rimaste tracce nelle tombe almeno del 1000 a.C.! Fin dal XIII secolo, in Europa Occidentale venne usata come rimedio popolare per disturbi gastrici e respiratori, ma anche come correttore di molti medicinali dal gusto non proprio gradevole.
Effettivamente alcune di queste proprietà sono riscontrabili. Il suo olio essenziale è utilizzato in aromaterapia per alleviare mal di testa e nausea, mentre le foglie fresche sono benefiche per la digestione e possono ridurre i sintomi di indigestione e flatulenza. La menta è anche nota per le sue proprietà antinfiammatorie e antisettiche, utili nel trattamento di disturbi respiratori come il raffreddore e la tosse. Ancora oggi un utilizzo della menta che viene dall’antichità è quello di estrarre il mentolo per aromatizzare profumi, medicinali e prodotti per l’igiene personale, cosmetici e persino le sigarette.
Tuttavia, nel passato non mancavano ovviamente credenze simboliche e propiziatorie, precisamente afrodisiache: le spose intrecciavano ramoscelli fioriti di menta nelle loro corone nuziali e le foglie, poi, venivano sparse sul pavimento della camera dei novelli sposi.
Oggi possiamo assaporarne l’aroma in qualche bevanda, piatto freddo o dolce per cercare un po’ di refrigerio dalla calura!