Concerto nella Chiesa di Sant’Egidio

Domenica 8 ottobre vieni ad ascoltare le sinfonie suonate dal Quartetto di professori dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia nel luogo di culto dell’ospedale

Ultimo aggiornamento: 2/10/2023 10:03

Domenica 8 ottobre si terrà alle ore 11.00 presso la Chiesa di Sant’Egidio il concerto del Quartetto di professori dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia composto da Nicola Protani, Federico Piccotti, Lorenzo Falconi e Bernardino Penazzi. Verranno suonate le musiche di Mozart, Boccherini, Campagnoli e Paisiello. L’ingresso libero fino a esaurimento posti
Il concerto è inserito all’interno dell’evento organizzato da ACOSI, associazione culturale senza scopo di lucro nata nel 2019 grazie alla collaborazione di Aziende Sanitarie ed Ospedaliere, IRCSS, enti di assistenza ed associazioni mutualistiche italiane con lo scopo di conservare, valorizzare e promuovere i loro patrimoni artistici, storici, culturali ed architettonici.
La peculiarità dell’ospedale Santa Maria Nuova è che al suo interno vi è ancora una chiesa, dedicata a Sant’Egidio, ancora consacrata e funzionante. Questo luogo di culto venne inglobato all’interno dell’ospedale grazie bolla papale emanata nel 1305, qualche anno dopo la fondazione del nosocomio, avvenuta nel 1288 ad opera di Folco Portinari. 
All’inizio del Quattrocento sarà oggetto di un’ampia ristrutturazione, eseguita sotto lo Spedalingo Michele di Fruosino da Panzano. Sarà riconsacrata nel 1420, evento di cui abbiamo testimonianza nell’affresco del Bicci di Lorenzo (di cui è possibile ammirare una copia all’ingresso dell’Ospedale, mentre l’originale è oggi conservato nella Sala del Consiglio – Le Stanze degli Avi).
La Chiesa ospitata alcune opere realizzate dai più importanti artisti del Rinascimento, come per esempio Domenico Veneziano, Andrea del Castagno e Alessio Baldovinetti (il cui ciclo di affreschi è purtroppo andato perduto) ed ha accolto per qualche tempo alcuni capolavori come l’Adorazione dei Magi di Lorenzo Monaco e il Trittico Portinari di Hugo van der Goes (oggi conservate agli Uffizi).Il suo aspetto attuale è dovuto al rinnovamento di stile avvenuto alla fine del Cinquecento per conto di Bernardo Buontalenti, a cui si deve il progetto generale e la realizzazione della gradinata ricurva che porta al piano rialzato dell’altare.
Il progetto buontalentiano fu messo in opera da Giulio Parigi che demolì gli affreschi laterali installando quattro altari classicheggianti in pietra serena, decorati con grandi pale. Agli altari si trovano oggi tele di Felice Ficherelli detto Il Riposo, Giovan Battista Paggi, Alessandro Allori, San Ludovico del Volterrano.
Vi aspettiamo!

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